IL PATTO EDUCATIVO DI COMUNITÀ SELE-ALBURNI È PIÙ DI UN PROGETTO: È UN MOTORE DI CAMBIAMENTO TERRITORIALE, E PER PARTIRE HA SCELTO DI ASCOLTARE DIRETTAMENTE LE VOCI DEI PROTAGONISTI DELL’EDUCAZIONE.

Grazie a un’analisi strutturata dei questionari somministrati nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado degli otto comuni aderenti al Patto, è emersa una fotografia preziosa e concreta del vissuto, dei bisogni e dei desideri dei ragazzi del territorio.
UN PERCORSO DI ASCOLTO STRUTTURATO
I questionari, rivolti a tre diverse fasce d’età (10-12, 13-16, 17-20 anni), sono stati letti attraverso una lente metodologica chiara e trasparente. Al centro dell’analisi:
•il benessere percepito nei propri contesti di vita
•le carenze nei servizi e negli spazi educativi e ricreativi
•il desiderio di partecipazione e di protagonismo
I dati sono stati rielaborati graficamente e qualitativamente, integrati da una riflessione SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità, minacce) declinata per ciascuna fascia d’età.
COSA CI DICONO I GIOVANI?
Le risposte ci parlano con chiarezza. In tutte le fasce d’età si segnala un forte bisogno di spazi di aggregazione, di luoghi verdi e di possibilità reali di partecipazione.
•I più piccoli chiedono spazi all’aperto e aree gioco
•Gli adolescenti lamentano l’assenza di luoghi di incontro pensati
per loro
•I giovani adulti evidenziano un desiderio di coinvolgimento attivo
e proposte su misura, ma anche la preoccupazione per fenomeni
di marginalizzazione e migrazione
Dall’altro lato, emergono anche punti di forza: l’associazionismo, la cultura locale, il senso di comunità ancora vivo in molti contesti.
IL PATTO È NECESSARIO. ORA VA MESSO IN MOTO.
Questa fase di analisi e ascolto non è un punto d’arrivo, ma di partenza. In parallelo al percorso di facilitazione territoriale, i dati confermano che il Patto non solo è urgente, ma profondamente sentito e desiderato.
La sfida ora è trasformare questi dati in azioni: rigenerare spazi inutilizzati, promuovere il protagonismo giovanile, costruire legami educativi stabili.
Il Patto Educativo di Comunità è sostenuto da Fondazione Vismara, ideato e coordinato da Fondazione Comunità Salernitana ETS, in collaborazione con Sodalis CSV e ASSI – Azienda Speciale Sele Inclusione.