"I CAMMINI CONSAPEVOLI”: PEDAGOGIA DEL TERRITORIO CON IL GRUPPO IOVINE
“I Cammini Consapevoli” è un progetto formativo che unisce mobilità lenta, educazione ambientale e identità culturale del territorio attraverso percorsi esperienziali a piedi, trasformando luoghi abituali in “aule a cielo aperto”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Iovine, è giunta alla sesta edizione e rappresenta un laboratorio diffuso di apprendimento per gli studenti, con l’obiettivo di **favorire una lettura attiva e responsabile del proprio ambiente quotidiano
Nato da una collaborazione con il Liceo Scientifico Francesco Severi di Salerno, “Cammini Consapevoli” propone agli studenti esperienze di trekking urbano che vanno al di là della semplice camminata: lungo percorsi che attraversano la città e i suoi spazi naturali, i giovani sono stimolati ad osservare, ascoltare e comprendere gli aspetti ambientali, storici e sociali del proprio territorio.
Il progetto si basa sul concetto di mobilità lenta come strumento educativo, dove il cammino diventa un’opportunità per leggere criticamente il paesaggio, per approfondire il rapporto tra individuo e ambiente e per riflettere su temi chiave come sostenibilità, comunità e identità locale. In questo senso, Cammini Consapevoli incoraggia i giovani a percepire il territorio come parte integrante della loro formazione personale e sociale, nonché come un bene da custodire.
Il fondatore del Gruppo, Luca Iovine, presidente dei Giovani della Fenailp, definisce l’esperienza come un “percorso formativo che utilizza la città e la natura non come sfondo, ma come protagonista dell’apprendimento”, promuovendo una coscienza territoriale attiva e una maggiore responsabilità ambientale tra le nuove generazioni.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio quadro di progetti educativi e culturali che il Gruppo Iovine porta avanti anche in collaborazione con altre realtà istituzionali e sportive, evidenziando il ruolo della formazione esperienziale nella crescita civica dei giovani e la capacità dei cammini – intesi non solo come percorsi fisici ma come strumenti di riflessione – di generare consapevolezza e appartenenza comunitaria.