SALERNO, SULL’AMPLIAMENTO DEL PORTO SI UNISCE IL FRONTE CONTRARIO

Si compatta il fronte del no all’ampliamento del porto di Salerno. Nelle ultime settimane, comitati civici, associazioni ambientaliste, movimenti cittadini e alcuni rappresentanti politici locali hanno espresso una crescente preoccupazione per l’impatto che il progetto potrebbe avere sull’ambiente, sulla vivibilità urbana e sull’identità del litorale salernitano.
Il progetto prevede un intervento di potenziamento delle infrastrutture portuali, con l'obiettivo dichiarato di aumentare la capacità di traffico merci e crocieristico. Ma le critiche non si sono fatte attendere. Secondo i contrari, si tratta di un’opera sproporzionata, con ricadute pesanti sulla qualità dell’aria, sul traffico cittadino e sulla tutela della costa.
Il fronte del no – inizialmente frammentato – sembra ora trovare un terreno comune. In una recente assemblea pubblica, svoltasi a pochi passi dalla zona portuale, diversi attori hanno sottolineato l’assenza di un vero confronto con la cittadinanza e la mancanza di una visione sostenibile per lo sviluppo della città. Tra i temi più sollevati: il rischio di cementificazione, la tutela del mare, e la necessità di investire in mobilità sostenibile piuttosto che in opere considerate "datate".
Dal canto suo, l’Autorità Portuale difende il progetto, parlando di un’opportunità strategica per l’economia del territorio e per il futuro occupazionale. Ma l’opinione pubblica appare spaccata, e il dibattito è destinato a intensificarsi nei prossimi mesi, con una crescente mobilitazione dal basso che promette di farsi sentire anche a livello istituzionale.
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