Green Pass al lavoro: Le novità in arrivo nella legge di conversione

Approvati emendamenti e modifiche all'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro nella conversione in legge del decreto. Vediamo quali sono:

L'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro è stato introdotto dal decreto 127/2021 ed è in vigore dal 15 ottobre 2021.

Il decreto è passato all'esame delle Commissioni parlamentari che hanno proposto degli emendamenti abbastanza importanti alle norme prima della conversione in legge. Il testo è stato approvato ieri sera dal Senato e passa ora per l'ultimo esame alla Camera, probabilmente senza modifiche perché va necessariamente convertito entro il 20 novembre 2021.

Mentre l'ondata pandemica purtroppo riprende a salire in modo preoccupante e le misure potrebbero essere ancora riconsiderate, vediamo quali sono le novità che stanno per essere approvate per entrare in vigore nelle prossime settimane, in tema di green pass nei luoghi di lavoro:

  1. Il green pass mantiene la sua validità fino al termine della giornata di lavoro anche nel caso in cui il conteggio delle ore, nel caso di tamponi porti una scadenza durante l'orario. Il lavoratore non è quindi soggetto alla sanzione prevista da 600 a 1500 euro in caso di controlli durante la giornata. 
  2. in caso di lavoro somministrato viene modificata la attuale prescrizione di doppio controllo del green pass a carico sia dell'agenzia che della azienda utilizzatrice. La conversione in legge definisce che l'obbligo è a carico dell'utilizzatore mentre l'agenzia di somministrazione è tenuta a dare comunque tutte le informazioni al lavoratore in materia di green pass obbligatorio.
  3. Viene prolungato il periodo nel quale le aziende del settore privato entro la soglia di 15 unità di personale dipendente possono sospendere ed effettuare una assunzione a termine per sostituirlo:  la durata della sostituzione invece che 10 giorni rinnovabili una sola volta potrebbe essere di 10 giorni "lavorativi " quindi due settimane di calendario, e con la possibilità di essere rinnovato più volte,  fermo restando il termine ultimo del 31 dicembre 2021 (  data di scadenza della norma  sul green pass, che corrisponde al termine dello stato di emergenza,  termine su cui già si discute per una proroga )  Resta confermato anche che il dipendente sostituito mantiene il diritto alla conservazione del posto di lavoro, senza retribuzione, e non è soggetto a misure disciplinari .
  4. Infine un emendamento piuttosto difficile da armonizzare con le prescrizioni del Garante per la privacy propone che i dipendenti possano «richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione verde Covid-19» che la dovrebbe conservare   fino alla data di scadenza, escludendo quindi per quel dipendente la necessità di ripetere il controllo giornalmente. La norma è estesa sia al lavoro pubblico che al privato. La novità è abbastanza sconcertante dato che le indicazioni del Garante hanno raccomandato che i dati dei lavoratori non vengano conservati e gestiti dai datori di lavoro.

Si attende ora la approvazione definitiva e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l'entrata in vigore delle novità.

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