DIRITTO CAMERALE 2023 IN SCADENZA IL 30 GIUGNO

In Vista Della Prossima Scadenza Del Diritto Camerale, Fissata Per Il Prossimo 30 Giugno, Può Essere Utile Riepilogare Schematicamente Le Principali Regole E I Meccanismi Di Calcolo Del Diritto Dovuto Dalle Imprese Alle Camere Di Commercio.
Il diritto camerale è una prestazione dovuta annualmente alla Camera di Commercio da parte di tutte le imprese iscritte o annotate al Registro Imprese. Il diritto è dovuto alle sedi delle Camere di Commercio ove la società ha la sede legale. Ovvero le unità locali, sedi secondarie o uffici di rappresentanza. Nel caso di trasferimento delle sedi, unità o uffici in altra provincia, il diritto è dovuto alla Camera di Commercio in cui è ubicata la sede legale al 1° gennaio dell’anno in corso.
I titolari di partita iva iscritti alla CCIAA (autonomi, imprese, società ecc.) camera di commercio territoriale, sono tenuti al pagamento entro il 30 giugno di ogni anno del diritto annuale o diritto camerale (codice tributo 3850). Sono tenute al versamento del diritto annuale tutte le imprese che al 1° gennaio di ogni anno sono iscritte o annotate nel Registro delle Imprese e i soggetti iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA). La scadenza è fissata il 30 giugno, tuttavia, c’è la possibilità di effettuare il pagamento entro il 30 luglio 2023 applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento.
Con la pubblicazione della Nota Min. Sviluppo Economico 11.11.2022 n. 339674 sono stati resi noti gli importi per il versamento relativi al 2023. Di seguito tutte le informazioni utili per chi sono i soggetti obbligati al versamento del diritto camerale, le modalità di calcolo e le modalità di versamento del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio.
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