Crisi d'impresa: Ok alla fiducia sul decreto

Ok del Senato alla fiducia all'emendamento al ddl di conversione del decreto n. 118/2021 che contiene importanti novità in materia di crisi d'impresa

ARRIVATA LA FIDUCIA PER IL DECRETO SULLA CRISI E IL RISANAMENTO AZIENDALE

Nella giornata del 13 ottobre 2021, con 207 voti favorevoli 36 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo e ha approvato l'emendamento 1.9000 (sotto allegato) che va a sostituire il ddl 2371 (sotto allegato) di conversione in legge del decreto-legge 24 agosto 2021, n. 118, che contiene misure urgenti in materia di crisi d'impresa e di risanamento aziendale e ulteriori misure urgenti in materia di giustizia. Il testo ora passa alla Camera.

Slitta al 2022 l'entrata in vigore del Codice della Crisi e dell'insolvenza. Fermi invece i termini di entrata in vigore delle procedure di allerta, fissati per il 31 dicembre del 2023.

Numerosi gli emendamenti presentati al testo iniziale, come quello che dispone la proroga ai bilanci relativi all'esercizio 2022 della nomina degli organi di controllo nelle società a responsabilità limitata e nelle società cooperative. Il testo, composto da 29 articoli, contiene misure urgenti in materia di giustizia, crisi di impresa e risanamento aziendale. Vediamo quindi quali sono le novità più importanti soprattutto per coloro che, titolari di un'impresa, si troveranno ad affrontare situazioni di difficoltà.

COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI

Il decreto introduce e disciplina la nuova procedura di "composizione negoziata della crisi".

Trattasi di un istituto a cui, chi si trova in difficoltà, può accedere volontariamente, grazie a una piattaforma telematica, che verrà predisposta a tale fine. L'imprenditore nel suo percorso viene assistito da un esperto, soggetto terzo e indipendente, che ha il compito di agevolare le trattative con i creditori.

Concluse le trattative con i creditori l'imprenditore potrà:

  • domandare l'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti;
  • predisporre un piano attestato di risanamento;
  • proporre la domanda di concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio;
  • accedere a una delle procedure disciplinate dal regio decreto n. 267 del 1942, dal decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, o dal decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39.

Un emendamento chiarisce che la piattaforma sarà gestita dalle camere di commercio attraverso Unioncamere. A vigilare il Ministero della giustizia e del Ministero dello sviluppo economico.

Modifiche, rispetto al testo originario, anche per le modalità d'iscrizione degli esperti negli elenchi appositi.

MODIFICHE ALLA LEGGE FALLIMENTARE

La legge fallimentare viene modificata e arricchita anche da nuovi articoli dedicati al concordato preventivo, agli accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa, alla convenzione di moratoria e agli accordi di ristrutturazione agevolati.

PIÙ MAGISTRATI ORDINARI

La magistratura ordinaria viene rafforzata attraverso l'aumento di 20 unità, soprattutto per consentire la piena attuazione della Procura Europea, prevista al diritto dell'unione. Sono 20 infatti i magistrati ai quali sono state attribuite le funzioni di Procuratore Delegato.

Le misure che interessano la magistratura però prevedono anche un concorso per reclutare magistrati ordinari, stante la scopertura di organico del personale di magistratura. Nel termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della disposizione del decreto che prevede questa novità, si vuole indire un concorso finalizzato a reclutare 500 magistrati. Il testo contiene anche la disciplina del concorso, dello svolgimento delle prove e delle modalità con le quali deve essere presentata la domanda.

INDENNIZZI EQUA RIPARAZIONE PIÙ RAPIDI

Grazie alla digitalizzazione sarà possibile provvedere in tempi più rapidi ai pagamenti degli indennizzi per l'equa riparazione nei casi in cui vengono superati i tempi di ragionevole durata del processo. Pagamenti più rapidi anche per le somme dovute sulla base di titoli giudiziali.

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