Contratto di Sviluppo: Da oggi 20 settembre 2021 ripartono gli incentivi

Riaperti con decreto del 17.9.2021 i termini di richiesta delle agevolazioni MISE Contratto di sviluppo, rifinanziate dal Decreto agosto 2020. Vediamo di cosa si tratta

A partire dalle ore 12.00 del giorno 20 settembre 2021, riaprono i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Contratto di sviluppo per i quali, con il decreto del 4 agosto 2021 era stata disposta la chiusura. Le domande di agevolazioni dovranno essere presentate all’Agenzia nazionale Invitalia.

Lo annuncia il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 17 settembre 2021. (che riepiloga i provvedimenti precedenti) ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Sonno a disposizione 4 miliardi e mezzo di euro.

Vediamo di seguito di che cosa si tratta e le modalità di presentazione delle domande.

Contratto di sviluppo, cos' è

Il contratto di sviluppo è stato istituito dall'art. 43 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, e rappresenta il principale strumento agevolativo per il sostegno degli investimenti strategici e innovativi, La normativa attualmente in vigore, più volte modificata, è il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 dicembre 2014 e s.m.i.), che vale per il periodo di programmazione 2014-2020, consente la finanziabilità di:

•programmi di sviluppo industriali,

•programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e ristrutturazione o creazione di strutture ricettive agrituristiche (L. 178 2020)

•programmi di sviluppo per la tutela ambientale;

•programmi di sviluppo di attività turistiche (per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi;

•programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali

•programmi di ricerca, sviluppo e innovazione

•opere infrastrutturali nei limiti previsti dalla normativa di attuazione.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili non deve essere inferiore:

1.a 20 milioni di euro, o

2.a 7,5 milioni di euro per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Per investimenti superiori, rispettivamente a 50 o 20 milioni di euro si può attivare in sede ministeriale l'accordo di sviluppo che consentire di abbreviare i tempi e un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti

Contratto di sviluppo, a chi si rivolge, come funziona

La gestione dei Contratti di sviluppo è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. – Invitalia, sotto il controllo del Ministero dello sviluppo economico.

I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione, anche in rete

In questo caso la struttura del contratto prevede:

•un soggetto proponente, ovvero l’impresa che promuove il programma e ne è responsabile, e

•imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del programma di sviluppo.

Fermo restando l’importo complessivo sopracitato il programma del soggetto proponente deve presentare spese ammissibili non inferiori a:

•10 milioni di euro per quanto riguarda i programmi di sviluppo industriali e per la tutela ambientale;

•milioni di euro per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;

•5 milioni di euro per i programmi di sviluppo delle attività turistiche

•3 milioni di euro per i programmi di sviluppo delle attività turistiche che riguardano le aree interne del Paese (Vedi l'elenco dettagliato in calce all'articolo) o il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.

Gli investimenti proposti dai soggetti aderenti (ivi compresi i programmi di ricerca, sviluppo e innovazione) devono presentare spese non inferiori a 1,5 milioni di euro.

agevolazioni

Caratteristiche delle agevolazioni del contratto di sviluppo

Le agevolazioni possono avere le seguenti modalità, anche in combinazione tra loro:

•finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili

•contributo in conto interessi

•contributo in conto impianti

•contributo diretto alla spesa

L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Particolari criteri sono previsti, per i programmi di sviluppo per la tutela ambientale e per i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli

Come fare domanda

Le istanze di accesso devono essere presentate a Invitalia, con le modalità e secondo i modelli indicati nella sezione dedicata del sito web dell’Agenzia. L’Agenzia procede allo svolgimento delle attività istruttorie di competenza nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande di agevolazioni, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

•registrarsi alla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia, indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario.

•accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda.

Per richiedere la procedura dell’Accordo di Sviluppo, prevista dal DM dell'8 novembre 2016, è necessario compilare il modulo, sottoscriverlo digitalmente e inviarlo all’indirizzo PEC cds2015@pec.invitalia.it indicando nell’oggetto della mail il numero di protocollo generato dalla piattaforma al momento della presentazione della domanda. Chi ha già presentato domanda di finanziamento prima della pubblicazione del Decreto Ministeriale dell’8 novembre 2016, può comunque farne richiesta con la stessa procedura.

Dotazione finanziaria

Per il corrente periodo di programmazione 2014-2020, sono disponibili 4 miliardi e mezzo di euro.

Il ministero mette a disposizione inoltre per maggiori informazioni i seguenti documenti:

Indicazioni operative sugli Accordi di Sviluppo (pdf)

Indicazioni operative sugli Accordi di Programma (pdf)

Elenco aree interne del Paese (pdf)

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