Via libera al "Sostegni Bis"

Semaforo verde, ieri, dal Consiglio dei Ministri, al Decreto “Sostegni bis” che attraverso uno scostamento di bilancio, assicura 40 miliardi di Euro agli interventi destinati principalmente a supportare imprese ed occupazione.
Per quanto riguarda le prime, sono stati stanziati ristori, paria 18 miliardi complessivi, che verranno erogati utilizzando due parametri i quali terranno conto delle perdite di fatturato e di quanto emergerà dalla chiusura di bilancio o dalla dichiarazione dei redditi dell’azienda, con la possibilità, in caso di responsi negativi, di fruire di un ulteriore conguaglio che si addizionerà a quanto già ricevuto.
Nel Decreto, in dettaglio, sono inoltre contemplati aiuti specifici per 3,3 miliardi, declinati in vari modi, a beneficio di diversi segmenti della filiera del turismo, la proroga della sospensione delle cartelle fisali fino al 30 giugno, un fondo di 100 milioni per le realtà produttive rimaste chiuse almeno per quattro mesi, un analogo importo per le imprese della montagna, risorse per complessivi 170 miliardi ai comparti tessile e del wedding e un allungamento sino ai giugno dei costi delle utenze a favore della aziende stoppate dalla pandemia.
Nel provvedimento trova spazio anche l’allungamento al 31 dicembre della moratoria per le PMI delle misure per la liquidità delle aziende, l’estensione, da 6 a 10 anni, della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica e il rinvio al 1° gennaio 2022 dell’entrata in vigore della “Plastic Tax”.
L’altro versante sul quale si sono concentrati gli sforzi dell’Esecutivo è quello del lavoro, che potrà contare su una “dote” da 4,5 miliardi di Euro.
Su questo fronte, le misure principali riguardano lo stop ai licenziamenti fino al 28 agosto in caso di utilizzo della Cassa Covid, il contratto di rioccupazione, con un esonero contributivo, cumulabile con altri incentivi, del 100% fino a 6 mesi su base annua per l’assunzione di disoccupati, benefit però da restituire in caso di mancato contratto all’addetto dopo il periodo di prova, quello di solidarietà, con la retribuzione al 70% per le imprese attestanti perdite di fatturato e, da ultimo, il contratto di espansione che consentirà un pensionamento anticipato fino a 5 anni anche alle aziende con 100 dipendenti.
Ulteriori opportunità sono rappresentate poi dagli sgravi contributivi per le unità produttive di commercio e turismo che non richiedono la cassa integrazione, dal bonus “una tantum” di 1.600 Euro per i lavoratori stagionali e in somministrazione del turismo e dello spettacolo e dalla proroga al 20 agosto dei versamenti contributivi per autonomi e professionisti.
Il Decreto “Sostegni bis” ha incassato un parere sostanzialmente favorevole da parte delle associazioni datoriali, tra cui Confcommercio, per la quale tuttavia sarebbero necessarie delle modifiche migliorative ad alcuni degli interventi posti in essere.
Tra queste, in particolare, si auspicano parametri meno stringenti per l’erogazione dei contributi a fondo perduto, un’estensione temporale dell’alleggerimento dei costi fissi, una revisione e una maggiore inclusività in generale delle moratorie sui prestiti bancari, un potenziamento delle risorse destinate al turismo e l’inserimento di autotrasporto merci e operatori dei bus turistici nei provvedimenti varati a favore appunto dei comparti trasporto e mobilità.