Possono scattare i controlli del fisco per prelievi mensili oltre ai 10.000,00

La lotta del Fisco all’evasione è a tutto campo. Passa anche attraverso il controllo dei sistemi di pagamento. L’uso del contante è uno dei sistemi più usati dall’evasione. Infatti, i pagamenti con carta di pagamento o tramite bonifico lasciano necessariamente traccia della transazione. Invece, fare o ricevere un pagamento in contanti, non necessariamente lascia una traccia. Ecco perché da tempo il Governo ha lanciato la guerra all’evasione anche attraverso la limitazione dei pagamenti in contanti.

Attualmente, il limite di importo alle transazioni in contanti è di 2.000 euro. Fino al 31 dicembre si possono effettuare o ricevere pagamenti in denaro contante fino 1.999 euro.

Questa regola è in vigore dal luglio dello scorso anno ed è stata introdotta dal decreto legge n. 124/2019. In caso di violazione scattano pesanti sanzioni. Per esempio, scattano multe salatissime se oggi si donano o si prestano 2000 euro in contanti. Ma a gennaio del prossimo anno questo limite si abbasserà ulteriormente. Dei nuovi limiti i nostri Esperti ne parlano in questo articolo: “Prepariamoci a pagare in questo modo se non vogliamo avere guai col Fisco”.

ATTENZIONE AI TROPPI PAGAMENTI IN CONTANTI PERCHÉ SCATTANO CONTROLLI DEL FISCO PER PRELIEVI MENSILI OLTRE 10.000,00

Il decreto n. 124/2019 introduce dei limiti di pagamento e delle sanzioni per chi viola questi limiti, ma i controlli sui movimenti in contanti non si limitano a questi importi.

Banche, Poste e intermediari finanziari dal 2 luglio del 2019 sono obbligati a fare una comunicazione mensile all’UIF, Unità d’Informazione Finanziaria. Gli intermediari finanziari devono comunicare all’UIF ogni movimento di contante quando questo supera i 10.000 euro mensili complessivi. Questa informazione viene chiamata comunicazione oggettiva.

Facciamo un esempio per capire meglio. Immaginiamo che una persona depositi o prelevi contanti per un importo complessivo di 10.000 euro mensili, pur rimanendo nei limiti previsti. L’intermediario finanziario sarà obbligato a comunicare all’UIF tutti i movimenti che quella persona effettuerà nel mese oltre il limite dei 10.000 euro. Questo obbligo viene indicato all’art. 3 del decreto dell’UIF del 28 marzo 2019.

Il sottosegretario al MEF (Ministero Economia e Finanze) Federico Freni, ha ribadito quest’obbligo in una recente audizione alla Camera. Freni ha anche ribadito che la comunicazione oggettiva non costituisce un ulteriore limite al pagamento dei contanti. Chiunque può effettuare operazioni in denaro contante rispettando i limiti, anche superando i 10.000 euro mensili complessivi.

Ribadiamo che sono lecite operazioni di prelievo o versamento di contanti per un importo mensile superiore ai 10.000 euro. Tuttavia, una volta superato questo importo, tutte le operazioni saranno monitorate dall’UIF e verificate quelle a maggior rischio. Quindi attenzione ai troppi pagamenti in contanti perché scattano controlli del Fisco per prelievi mensili oltre questa cifra.

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