Per assegni di oltre 1.200 euro sulle pensioni INPS ecco quando bastano 20 anni di contributi

Quando si avvicina il momento del collocamento in quiescenza l’interesse di ciascuno si orienta sulla quota che ogni mese percepirà di pensione. L’importo nel cedolino sarà sufficiente a garantire una buona qualità di vita? Quanto si prende di pensione quando non si ha una lunga carriera lavorativa e si conta sul montante contributivo minimo? In alcuni casi, se si possiedono i requisiti contributivi minimi è possibile accedere prima dei 67 anni al pensionamento e con un importo soddisfacente. Ecco quando bastano 20 anni di contributi per assegni di oltre 1.200 euro sulle pensioni INPS.

QUALI TUTELE PREVIDENZIALI SPETTANO AI CONTRIBUENTI

Sono molti e differenti i fattori che determinano l’accesso ad uno specifico trattamento previdenziale. Età del richiedente, montante contributivo, periodo di versamento dei contributi, tipologia di lavoro svolto e paga mensile percepita sono solo alcuni dei principali esempi. Sapere a quanto ammonterà la pensione è spesso prevedibile in base a determinati fattori che tengono conto delle variabili in gioco.

Chi desidera uscire con anticipo dal mondo del lavoro, saprà che anche senza Legge 104 è possibile accedere alla pensione a 63 anni in alcuni casi. Oppure, se uno dei due coniugi ha rinunciato al lavoro per dedicarsi alla famiglia, in specifiche circostanze può ugualmente percepire una propria pensione. Lo abbiamo spiegato nell’articolo “Bastano 3 requisiti per ottenere circa 500 euro mensili di pensione senza contributi”. Chi sono invece i lavoratori che possono contare su un assegno minimo di circa 1.300 euro al mese con 20 anni di contributi?

ECCO QUANDO BASTANO 20 ANNI DI CONTRIBUTI PER ASSEGNI DI OLTRE 1.200 EURO SULLE PENSIONI INPS

Una soluzione prevista dal nostro sistema previdenziale è la pensiona anticipata nel sistema contributivo. Questa tipologia di trattamento permette di collocarsi in quiescenza con soli 20 anni di contributi già a 64 anni di età. Attenzione però a valutare tutti i requisiti necessari. Per accedere a questa formula, il trattamento minimo di pensione deve essere pari almeno a 2,8 l’assegno sociale che nel 2021 corrisponde a 460,28 euro. Ciò significa che tale tipologia di pensione è accessibile se si raggiunge un assegno minimo di 1.288,78 euro al mese nel 2021 per l’esattezza. Inoltre, è bene sapere che tale soluzione è accessibile solo a chi ha versato tutti i contributi dopo il 1996. Si tratta di una prospettiva appetibile per chi ha avuto carriere ben retribuite che hanno permesso di accumulare un buon montante contributivo. Tuttavia, è pur sempre una soluzione che è bene valutare laddove si possiedano i requisiti. In questo caso, è possibile rivolgersi ad un CAF o patronato oppure accedere direttamente all’area riservata INPS per conoscere la propria posizione previdenziale.

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