Per andare in pensione già a 56 anni bastano 3 requisiti senza penalizzazioni sugli assegni INPS

Alcune forme di trattamenti previdenziali assicurano al contribuente un anticipo sul collocamento in quiescenza rispetto al requisito anagrafico usuale. In questo caso, si tratta di un forte anticipo sui tempi che prevede un’uscita dal mondo del lavoro all’età di 56 o 61 anni rispetto al canonico limite dei 67 anni. Affinché tale trattamento pensionistico sia accessibile, occorre tuttavia che l’interessato certifichi delle specifiche condizioni. Bastano 3 requisiti per andare in pensione già a 56 anni senza penalizzazioni sugli assegni INPS come è possibile verificare di seguito.

COME SI ACCEDE

Andare in pensione ad un’età piuttosto prematura è una agevolazione che si assicura al lavoratore del settore unicamente privato. In questo caso si parla di pensione anticipata che è connessa anche al grado di invalidità pari ad almeno l’80%. La condizione di ammissibilità al trattamento si valuta in base a quanto stabilisce la Legge n. 222/1984. Tale difficoltà sanitaria, ricordiamo, offre differenti agevolazioni che non riguardano esclusivamente la pensione. Un quadro completo lo abbiamo illustrato nell’articolo “Cosa spetta con invalidità tra il 67% e 80% e quali diritti INPS si hanno”.

Nel caso della pensione di vecchiaia anticipata, si deve tenere conto del requisito sanitario, di quello contributivo e di quello lavorativo. È inoltre importante porre un distinguo tra lavoratori uomini e donne del settore privato. L’età minima di accesso a tale provvidenza per gli uomini corrisponde a 61 anni. Le donne invece possono accedere già a partire dai 56 anni. Attenzione alla finestra di attesa che corrisponde ad un anno. Ciò significa che dal momento della presentazione della domanda trascorrono 12 mesi prima che il richiedente riceva il primo assegno di pensione.

BASTANO 3 REQUISITI PER ANDARE IN PENSIONE GIÀ A 56 ANNI SENZA PENALIZZAZIONI SUGLI ASSEGNI INPS

AI requisiti che abbiamo sino ad ora elencato occorre precisare anche quelli che interessano gli anni di contribuzione. La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità è accessibile se si possiedono almeno venti anni di contributi.

Tale forma previdenziale non determina, per sua natura, un taglio o una decurtazione sull’ammontare dell’assegno. Tuttavia, un importo più basso potrebbe essere ascrivibile a condizioni differenti che influiscono in generale sul calcolo dell’assegno mensile. Molto banalmente, potrebbe dipendere dal minore numero di anni di contributi rispetto a chi decide di rimanere in servizio ed accumulare un montante più cospicuo.

Altre forme di pensionamento anticipato si concedono anche ai titolari di Legge 104 o ai loro familiari. In simili circostanze si può verificare a quale dei 3 casi si appartiene per andare in pensione prima con Legge 104.

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