Ok dell’UE su anno bianco e contratto rioccupazione

Proprio nel giorno in cui la Camera da il via alla legge di conversione del Decreto Sostegni Bis, dalla Commissione Europea arriva l'ok a due misure di sostegno per il lavoro.

La prima riguarda i contratti di rioccupazione e la seconda l'esonero contributivo per autonomi e liberi professionisti.

Benestare della Commissione europea che arriva di conseguenza anche in favore dei 2,5 miliardi di euro previsti per dare attuazione concreta alle suddette misure. Vediamo più in dettaglio in che cosa consistono.

CONTRATTI DI RIOCCUPAZIONE ED ESONERO CONTRIBUTIVO

L'art. 41 del Sostegni bis, dedicato proprio ai contratti di rioccupazione, nella sua ultima versione, al comma 9 prevede che "L'efficacia delle disposizioni del presente articolo è subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea." Autorizzazione, che è arrivata e grazie alla quale i contratti di rioccupazione possono vedere la luce.

Agli stessi è però collegato l'esonero dal pagamento dei contributi in favore dei datori di lavoro privati, esclusi quelli del settore agricolo e del lavoro domestico, che assumono lavoratori con contratto di rioccupazione nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 di ottobre. Per i datori che stipulano questo contratto, l'art. l'art. 41 del Sostegni bis prevede, per un periodo massimo di sei mesi, l'esonero dal versamento del 100 % dei complessivi contributi previdenziali a loro carico (esclusi i premi e contributi dovuti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) nel limite massimo di dei 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.

Queste al momento le indicazioni di massima a cui seguiranno probabilmente precisazioni da parte del Ministero del Lavoro o dell'Inps.

ESONERO CONTRIBUTIVO PER AUTONOMI E PROFESSIONISTI

L'esonero dal pagamento dei contributi per gli autonomi e i professionisti iscritti anche alle Casse di previdenza di categoria, trova invece la sua fonte nella legge di bilancio 2021 e nel decreto attuativo già firmato, ma non ancora pubblicato, visto che si attendeva proprio l'autorizzazione dell'Unione Europea.

Per aiutare queste categorie a risollevarsi dalla pandemia si è pensato a un esonero dal pagamento dei contributi se nel corso del 2020 hanno subito una perdita di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% rispetto all'anno precedente e a condizione che nel 2019 non abbiano superato, come reddito annuo, i 50.000 euro.

Per poter accedere alla misura è necessario però che i destinatari della misura dimostrino di essere in regola con i versamenti dei contributi, come richiesto dal decreto Sostegni bisControllo di regolarità contributiva che, rispetto al termine iniziale del 1marzo 2002 è stato anticipato dall'ultima versione del Sostegni bis al 1° novembre 2021, anche se per avere la certezza sui tempi occorre attendere che detto decreto concluda il suo iter entro il 24 luglio 2021. Anche per questa misura si attendono ovviamente aggiornamenti dal punto di vista operativo e in relazione alle modalità di fruizione del beneficio.

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