Nuovo bonus auto con super sconti e 680 milioni per una nuova Sabatini

Il Decreto Sostegni bis si presenta ricco di novità con agevolazioni alle imprese e alle famiglie. Infatti, in arrivo un nuovo bonus auto con super sconti e 680 milioni per una nuova Sabatini. La maggior parte delle risorse degli emendamenti previsti nel Decreto Sostegni serviranno a rifinanziare la nuova Sabatini, infatti si parla di circa 680 milioni. Inoltre, circa 400 milioni serviranno per il nuovo bonus auto anche per chi non può permettersela. Ma analizziamo in breve quale sono le novità allo studio nel nuovo Decreto Sostegni bis.

NUOVO BONUS AUTO CON SUPER SCONTI E 680 MILIONI PER UNA NUOVA SABATINI

Il 2 giugno 2021 si è chiuso lo sportello per presentare le domande di accesso ai contributi della Sabatini. La chiusura è dovuta all’esaurimento dei fondi finanziari. Le domande pervenute dopo il 2 giugno 2021, sulla piattaforma del Ministero dello sviluppo economico, non saranno accettate e considerate irricevibili.

Ma il Governo con il Decreto Sostegni bis pensa a rifinanziare la nuova Sabatini con risorse di circa 680 milioni. Quando il Decreto sarà ufficiale e pubblicato in Gazzetta, lo sportello per la presentazione delle domande sarà riaperto fino ad esaurimento fondi.

GLI ALTRI INCENTIVI

Allo studio anche nuovi incentivi nel settore auto con bonus per la rottamazione. Lo stanziamento di questa misura si aggira tra i 400 o 500 milioni. Ma si studia di allargare la platea dei beneficiari. Infatti, la Lega propone un’estensione anche a coloro che non hanno la disponibilità economica di acquistare un’auto nuova.

Inoltre, il pacchetto incentivi contiene anche un possibile aumento della deducibilità delle auto aziendali.

Allo studio anche la decontribuzione per le assunzioni nel settore turismo e nuove risorse per i Comuni a rischio.

Sotto i riflettori al momento sono i rinvii degli adempimenti fiscali, sul tavolo tecnico la proroga dei pagamenti delle imposte al 20 luglio e le cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2021.

Ma si attende anche una riformulazione del calendario fiscale perché l’accumulo delle scadenze rischia di diventare un vero e proprio ingorgo.

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