Licenziamento per giusta causa per falsificazione dell'orario

La Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 28626 del 18 ottobre 2021, ha confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa della lavoratrice accusata di falsificazione dell'orario di lavoro.

In particolare, alla dipendente era stata addebitata l'indicazione, per sé stessa e per il suo responsabile, di un numero di ore lavorate maggiore a quello risultante dalle rilevazioni interne. 

La Suprema Corte, nel respingere il ricorso della lavoratrice, ha precisato che in sede di legittimità non è più sindacabile la ricostruzione dei fatti e che non sono più deducibili errori individuati sulla base della mera indicazione delle disposizioni violate.

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