Legittima la riduzione del personale per aumentare la produttività anche se l'azienda non è in crisi

L'impresa può licenziare un lavoratore al fine di aumentare l'utile, qualora tale soppressione sia effettivamente dovuta ad un reale riassetto aziendale. È quanto ha statuito la Corte di Cassazione nell'Ordinanza n. 19302, secondo la quale non è necessario che la società sia in crisi per integrare il giustificato motivo oggettivo e non ha alcun rilievo che ad altri colleghi sia stato convertito il lavoro full time in part time. I giudici hanno precisato che è inammissibile il sindacato del giudice sulle scelte di gestione dell'impresa, le quali sono esclusivamente riservate all'imprenditore.

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