La farmacia può anticipare i medicinali “salva vita” ai clienti senza prescrizione

Normalmente, poiché siamo clienti della farmacia vicino casa, questa ci fornisce i medicinali anche senza ricetta. Il tutto, sulla base di una pratica tacita per cui il medico, poi, fornirà la ricetta corrispondente al farmaco anticipato. Ma, scopriamo se la farmacia può effettivamente anticipare i medicinali ai clienti senza prescrizione. Si tratta, cioè, di una pratica legittima o meno? Ebbene, nonostante, in linea generale, ciò sia vietato dalla legge, ci sono dei casi in cui è consentito. Si tratta dei farmaci salvavita o che servono a curare una malattia cronica. A stabilirlo è il decreto del Ministero della Salute del 31 marzo 2008. Questo prescrive i casi in cui è possibile che il farmacista anticipi il farmaco, pur in assenza di ricetta, qualora sussista l’urgenza di ottenerlo.

CASI IN CUI È POSSIBILE ANTICIPARE SENZA PRESCRIZIONE

Tale facoltà sussiste quando:

1) il farmaco è indispensabile per non interrompere il trattamento di una malattia cronica;

2) la consegna del medicinale serve a non interrompere un ciclo terapeutico;

3) il farmaco serve a proseguire una terapia iniziata nella struttura sanitaria, dopo le dimissioni. In tutti gli altri casi, tale anticipazione della medicina, non è possibile. Un problema allo svolgimento di detta pratica nelle ipotesi consentite, si potrebbe porre se si è in vacanza. In tal caso, si ci reca in una farmacia di ventura, dove non si conosce il farmacista. Allora, come è possibile dimostrare che il farmaco era stato prescritto? Ebbene, in caso di malattia cronica, il farmacista è autorizzato ad anticiparlo se:

a) in farmacia ci sono altre ricette mediche riguardanti lo stesso paziente e lo stesso farmaco;

b) il paziente possiede un documento dal quale risulti la patologia;

c) il paziente mostri una ricetta, per lo stesso farmaco, scaduta da non oltre 30 giorni. d) il farmacista sia al corrente della patologia del paziente.

SCOPRIAMO SE LA FARMACIA PUÒ EFFETTIVAMENTE ANTICIPARE I MEDICINALI AI CLIENTI SENZA PRESCRIZIONE

Nell’ipotesi in cui si riesca a dimostrare la patologia ma non il trattamento farmacologico prescritto, il paziente può fare un’autodichiarazione. In essa si assumerà la responsabilità relativa alla veridicità della terapia che sta seguendo.

Nella diversa ipotesi in cui si voglia ottenere un medicinale necessario per non interrompere una terapia, abbiamo le seguenti opzioni. Cioè, il farmacista può anticipare il farmaco solo se:

a) risulti in farmacia una prescrizione medica dello stesso farmaco, che faccia desumere una terapia ancora in atto.

b) si possa esibire una confezione già usata. Anche in questo caso, però, occorrerà un’autodichiarazione come quella su indicata.

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