In arrivo nuovi contributi a fondo perduto: Ecco a chi sono destinati!

Il periodo di emergenza sanitaria ancora non si è concluso, il termine al momento è previsto per la fine di dicembre, salvo ulteriori aggiornamenti.

Nonostante questo però, arrivano nuovi contributi a fondo perduto per alcune categorie di lavoratori.

Si tratta di fondi messi a disposizione per specifiche categorie di lavoratori che si trovano ancora in una situazione di crisi economica a causa dello scoppio della pandemia. I nuovi contributi a fondo perduto seguono la scia di tutta una serie di misure a sostegno delle famiglie e dei lavoratori italiani, sostegni erogati dallo stato anche grazie al supporto dell’ente previdenziale INPS o con il supporto dell’Agenzia delle Entrate.

I nuovi contributi a fondo perduto sono rivolti a specifiche attività che sono rimaste completamente chiuse a causa della pandemia: si tratta di locali come discoteche e sale da ballo, che sono rimaste in completa chiusura per un lungo periodo a causa dei possibili assembramenti che proprio in questi luoghi si creano maggiormente rispetto ad altri locali.

I contributi a fondo perduto arriveranno in via prioritaria a queste categorie, ma saranno destinate anche ad altre attività che hanno dovuto chiudere battente per diverso tempo, anche per la durata di mesi, proprio per fronteggiare il periodo di pandemia.

ARRIVANO I NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

I nuovi contributi seguono la scia di diverse misure già introdotte precedentemente dallo stato per far fronte alla crisi che specifici settori hanno dovuto affrontare durante i mesi di pandemia. Dal mondo del turismo al settore immobiliare, dai lavoratori stagionali ai locali aperti al pubblico, per molti dal 2020 l’economia si è arrestata, talvolta fermata del tutto, portando anche a chiusure.

I nuovi contributi a fondo perduto tuttavia arrivano ancora oggi per tutelare alcune delle attività che più di altre sono rimaste chiuse, e che non sempre hanno potuto beneficiare di altre misure a sostegno del reddito.

Al momento si attendono ancora le pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale che renderanno noti i dettagli su questi nuovi contributi a fondo perduto, tuttavia qualcosa già si conosce: al momento lo stato ha disposto 140 milioni di euro per erogare i nuovi contributi in base al periodo di chiusura di determinate attività e locali.

Si parla di un periodo di tempo di almeno 100 giorni, sufficienti a sfavorire notevolmente le entrate economiche delle attività chiuse. Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno stabilito quindi nuovi contributi a fondo perduto per le attività più colpite dalle chiusure, per cui al momento non sono ancora state predisposte misure specifiche, e indipendentemente dai sostegni già introdotti dal 2020.

Tuttavia per poter accedere a questi nuovi contributi è indispensabile rispettare alcune condizioni precise, come già accade per altre misure di sostegno.

A CHI SONO DESTINATI I NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

I nuovi contributi a fondo perduto sono destinati alle attività che dal primo giorno di gennaio fino al 25 luglio 2021 hanno dovuto chiudere, almeno per un centinaio di giorni. Secondo questo criterio è facile individuare quali sono le attività interessate: discoteche, sale da ballo, palestre e piscine.

Queste attività infatti sono rimaste chiuse per molto tempo, perché di fatto sono luoghi in cui le persone solitamente si assembrano, provocando una diffusione maggiore del virus durante i periodi più critici. Per poter accedere ai contributi quindi è indispensabile che l’attività sia rimasta chiusa per più tempo, e a chiedere i sostegni sono gli imprenditori titolari di Partita Iva che lavorano attraverso queste attività.

Questi contributi sono destinati alle attività che hanno chiuso battente per diversi mesi, nonostante i contributi che sono già stati erogati in precedenza. Va ricordato che per molte di queste attività l’apertura è arrivata con l’estate, o successivamente in alcuni casi.

Anche se molti locali sono regolarmente aperti, con la richiesta di green pass, questo non si può dire per sale da ballo e discoteche, che risultano di fatto ancora chiuse,

dopo un lungo periodo di tempo di stop. Non si possono svolgere queste attività neanche all’aperto, perché considerate tra le più pericolose per il contagio.

A ottobre quindi verrà valutata la possibilità di riaprire anche queste attività, in base all’andamento del contagio, ma nel frattempo è possibile richiedere contributi specifici in caso di chiusura continuativa nel tempo.

COME FUNZIONANO I NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Per il funzionamento specifico dei nuovi contributi a fondo perduto, bisognerà ancora attendere che tutte le informazioni vengano pubblicate in Gazzetta Ufficiale, tuttavia si conoscono già alcuni criteri indispensabili per poter richiedere l’erogazione di questi fondi.

Fondi che verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate a tutti i titolari di Partita Iva, quindi imprenditori, che hanno un’attività che rientra in una lista che presto verrà resa nota, in cui rientrano le attività viste prima. La riapertura di alcune attività, come le

discoteche, è comunque al centro del dibattito, anche se al momento ancora non si può dire nulla di certo.

L’ipotesi più accreditata è quella di un’applicazione del green pass anche nell’eventualità di riapertura di queste attività, che sono dedicate specialmente ai giovani. Queste attività potranno accedere ai nuovi contributi a fondo perduto messi a disposizione dello stato entro 60 giorni da quando verrà pubblicato il nuovo decreto. Le condizioni per poter ricevere questi fondi sono:

  • Essere titolari di Partita Iva e svolgere l’attività chiusa come attività principale;
  • L’attività deve essere stata chiusa almeno per 100 giorni, da gennaio al 25 luglio 2021. Non sono quindi presi in considerazione qui periodi precedenti o successivi a queste date;
  • Rientrare nell’elenco presto pubblicato che specifica quali sono i codici ATECO ammissibili ai contributi.

Tuttavia i nuovi contributi a fondo perduto non possono essere erogati illimitatamente, ma esiste una soglia, di 25.000 euro all’anno, di limite massimo per singola attività di cui poter beneficiare nell’arco dell’anno. Ci sarà anche un calcolo in base ai ricavi che stabilirà l’erogazione precisa per ogni attività.

Indubbiamente si tratta di nuovi contributi che vanno a sostenere le attività più colpite dalle chiusure, anche se molte di queste aspettano di poter ripartire in sicurezza nei mesi invernali.

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