INPS: Andare in pensione a 64 anni anziché a 67 con il computo gestione separata

Moltissimi, negli ultimi anni, hanno fatto accesso alla pensione anticipata, avvalendosi degli strumenti che la legge prevede. In particolare, gli iscritti all’INPS possono accedere al trattamento pensionistico anticipato, non solo con 42 anni e 10 mesi di contributi. Possono farlo anche con un minimo di 64 anni di età e 20 anni di contributi. Questa pensione anticipata però, spetta solo ai lavoratori assoggettati al calcolo integralmente contributivo. Essi, infatti, non hanno contributi previdenziali antecedenti al 1996.

Ma vediamo se e come andare in pensione a 64 anni anziché a 67 con il computo Gestione Separata. Ebbene, il computo, come l’opzione contributiva, implica il ricalcolo dell’intero trattamento pensionistico con il sistema interamente contributivo. Tuttavia, il computo, a differenza dell’opzione, richiede tutti i requisiti di quest’ultima, più almeno un contributo presso la Gestione Separata. Inoltre, il computo determina il versamento di tutta la contribuzione accreditata presso i differenti fondi INPS, verso la Gestione Separata.

COME ANDARE IN PENSIONE A 64 ANNI ANZICHÉ A 67 CON IL COMPUTO GESTIONE SEPARATA

I requisiti per accedere al computo e ottenere quindi la pensione anticipata, sono i seguenti:

  1. almeno 15 anni di contributi complessivi presso le gestioni INPS;
  2. meno di 18 anni di contributi, ma almeno un contributo accreditato presso l’INPS al 31 dicembre 1995;
  3. almeno 5 anni di contributi accreditati presso l’Inps dal 1996;
  4. almeno un contributo accreditato presso la gestione separata.

A questo punto, vediamo come avviene il calcolo della pensione, con il sistema contributivo. Ebbene, quest’ultimo si basa sui contributi versati o accreditati nel corso dell’attività lavorativa. Essi vengono rivalutati e trasformati in rendita attraverso un coefficiente che aumenta con l’età pensionabile. Il calcolo, in base a questo sistema, inoltre, si divide in due quote. La A, sino al 31 dicembre 1995 opera solo per chi: a) abbia optato per il calcolo interamente contributivo; b) abbia optato per il computo presso la Gestione Separata; c) per l’opzione donna o per la totalizzazione.

Poi, c’è la quota B, che opera dal 1° gennaio 1996 in poi.

OPERATIVITÀ DEL COMPUTO PER CHI È GIÀ TITOLARE DI PENSIONE

Il computo può essere utilizzato anche da chi abbia già maturato il diritto alla pensione. Tuttavia, in tal caso, la contribuzione che ha dato luogo alla pensione non concorre all’accertamento dei requisiti per il computo. Inoltre, la facoltà di computo riguarda tutti i periodi assicurativi di riferimento, non essendo ammesso il computo parziale. Ciò significa che non si può escludere nessuna delle gestioni che rientrano nell’ambito di applicazione del computo. Inoltre, non si possono neppure escludere alcuni periodi contributivi di una singola gestione. Ne deriva che questo tipo di calcolo, talvolta, ha presentato delle criticità.

TOP