Finanziamento alle imprese: Il Sostegni Bis prevede misure per "canali alternativi"

Il Sostegni bis prevede misure per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento delle imprese. Vediamo i dettagli

Con l'art 15 il Decreto Sostegni bis (scarica qui la bozza del decreto) approvato dal CdM nella giornata del 20 maggio scorso, viene prevista una misura per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento alle imprese.

In particolare, relativamente alle imprese con numero di dipendenti non superiore a 499, nell’ambito del Fondo di garanzia di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è istituita un’apposita sezione dedicata alla concessione di garanzie su portafogli di obbligazioni, emesse dalle predette imprese a fronte della realizzazione di programmi qualificati di sviluppo aziendale, nell’ambito di operazioni di 

cartolarizzazione di tipo tradizionale, sintetico o anche senza segmentazione del portafoglio.

Si specifica che ai fini dell’ammissibilità alla garanzia, l’importo delle obbligazioni emesse da ciascuna impresa deve essere compreso tra euro 2.000.000,00 ed euro 8.000.000,00.

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze sono stabilite:

  • le modalità, 
  • i termini,
  • i limiti e le condizioni per la concessione della garanzia, 
  • le caratteristiche dei programmi di sviluppo finanziabili, 
  • i requisiti dei soggetti proponenti e delle operazioni di cartolarizzazione ammissibili 
  • nonché le modalità e i criteri di loro selezione 
  • e le modalità di coinvolgimento nell’operazione di eventuali investitori istituzionali o professionali.

Per il finanziamento degli interventi della sezione speciale sono destinati:

  • euro 100 milioni per l’anno 2021 
  • euro 100 milioni per l’anno 2022. 
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