FeNAILP Ambulanti: Fiere e sagre a rischio con l’obbligo Green Pass

Controlli troppo difficili, comuni pronti ad annullare gli eventi

Il Green Pass mette a rischio le fiere e le sagre: molti comuni, preoccupati dalla difficoltà legate ai controlli sui certificati vaccinali, sono pronti ad annullarle. A lanciare l’allarme è Sebastiano Coco Presidente Nazionale FENAILP AMBULANTI.

“Fiere e sagre – spiega Sebastiano Coco, Presidente nazionale di FENAILP AMBULANTI– sono le uniche attività all’aperto ad essere state sottoposte all’obbligo di Green Pass. Un obbligo che si sta già configurando come l’ennesimo duro colpo per il nostro settore: avevamo già denunciato l’impossibilità di condurre controlli durante le sagre e le fiere, che spesso si svolgono nei centri cittadini tra i palazzi dei residenti. Adesso se ne sono accorti anche i comuni: molti hanno rinunciato ad organizzarle, o peggio ancora sono pronti ad annullarle, proprio per le difficoltà legate ai controlli. Nei luoghi all’aperto, dove ci sono molteplici accessi, è estremamente complesso effettuare questo tipo di verifiche. Inoltre, riteniamo che il decreto non faccia chiarezza su a chi spetti la responsabilità dei controlli”.

“Auspicavamo che il periodo estivo potesse rappresentare un momento di ripresa del comparto, completamente abbandonato durante la pandemia. In questo modo stiamo vedendo sfumare pure questa speranza. Questo anno e mezzo di pandemia – conclude Coco, ha messo a dura prova le 230mila imprese del settore: ogni giorno di inattività ha fatto sparire 32 milioni di euro di fatturato. Molti ambulanti hanno scelto di cessare l’attività: stiamo parlando di intere famiglie che non hanno più un lavoro. Confidavamo in questi eventi per dare slancio alla ripartenza, la loro cancellazione porterà ulteriori danni economici non solo al nostro settore, ma anche alle realtà territoriali. Per la FENAILP AMBULANTI la tutela della salute e gli strumenti che consentono di attuarla sono essenziali, avevamo bisogno di più tempo per organizzarci. Invece, a pochi giorni dall’avvio del mese più importante per questo tipo di manifestazioni è impossibile. Un’occasione di ripresa persa”.

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