Controlli a tappeto per il 2022 da parte del fisco sui benefici statali

Nel mirino del Fisco, considerati i tantissimi abusi, sono i percettori del Reddito di Cittadinanza. Per il 2022, infatti, i controlli nei confronti dei “furbetti”, aumenteranno considerevolmente. Dunque, qui indicheremo come evitare di perdere i benefici statali presi di mira dal Fisco, con controlli a tappeto per il 2022. Daremo, brevemente delle indicazioni, su ciò che occorre fare per non decadere da bonus e agevolazioni.

Con riguardo all’RdC, ne è prevista la sospensione, qualora il percettore non partecipi periodicamente ad attività e a colloqui. Sicché, se manca l’attivazione alla reale ricerca del lavoro, almeno 1 volta al mese, si decade dal beneficio. In più, l’obbligo di presenza riguarda anche chi non può lavorare ma è destinatario del Patto per l’inclusione sociale. Anche in tal caso, la mancata presentazione ingiustificata, almeno 1 volta al mese, implicherà la perdita del sussidio. In particolare, l’RdC verrà gradualmente ridotto di 5 euro al mese. Ciò, a partire da quello successivo alla data di rifiuto di una congrua offerta di lavoro.

COME EVITARE DI PERDERE I BENEFICI STATALI PRESI DI MIRA DAL FISCO, CON CONTROLLI A TAPPETO PER IL 2022

Altri controlli si abbatteranno su b&b, hotel e affitti brevi. Il fine ultimo è quello di contrastare l’evasione fiscale, anche nel settore ricettivo, sul quale si sono registrate molte segnalazioni. Sicché, Agenzia delle Entrate ed enti creditori avranno accesso alla banca dati di dette strutture. Essa è stata creata nel 2019 e contiene l’indicazione degli immobili destinati a locazioni brevi e alle altre attività ricettive. Il Fisco controllerà, tra le altre cose, il regolare pagamento della tassa di soggiorno dovuta ai Comuni. Altro campo dove si registrerà la stretta dei controlli fiscali riguarda l’uso dei contanti. Come sappiamo, a partire dal 1° gennaio 2022, la soglia dei pagamenti in contanti si abbasserà. Il passaggio andrà da 1.999,99 euro a 999,99 euro. Questo significa che a partire da 1.000 euro, per i pagamenti, si dovranno utilizzare mezzi di pagamento tracciabili.

CONTROLLI DEL FISCO SUI CONTI CORRENTI

Non solo tutti i benefici erogati dallo Stato passeranno sotto il setaccio dei controlli ma anche i movimenti bancari. Pertanto, meglio evitare versamenti continui o prelievi continui che, anche se al di sotto dei 1.000 euro, possono destare sospetto. Infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe indagare sulla provenienza del danaro o sulla sua destinazione effettiva. Inoltre, si prenderà in considerazione la dichiarazione dei redditi, per appurare se c’è congruenza con le somme che transitano sul conto corrente. Insomma, tutte le indicazioni fornite in quest’articolo, potranno tornare utili per non incappare in un controllo fiscale nel 2022. Esso comporterà non solo la perdita dei benefici statali richiesti ma anche l’accensione dei riflettori su di noi, per il futuro.

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