Circolare del Ministero degli Interni: No al consumo al banco per bar e ristoranti anche nelle zone gialle

Il Consiglio dei Ministri , il 21 aprile scorso ha approvato il decreto “riaperture” ed una circolare del ministero dell’Interno chiarisce che da lunedì 26 aprile , in zona gialla anche se bar e ristoranti riaprono a pranzo e a cena secondo quanto previsto dal nuovo decreto Covid, i clienti possono bere e mangiare solo al tavolo, negli spazi aperti a disposizione. Non è possibile invece ordinare e consumare al banco cibo o bevande. I locali al chiuso dovranno aspettare ancora per poter riaprire: la ripartenza per queste attività è prevista per il 1° giugno.
La circolare esplicita che è consentito “in zona gialla, lo svolgimento delle attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo, esclusivamente all’aperto e nella fascia oraria compresa fra le ore 5,00 e le ore 22,00. Rimane esclusa, relativamente agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, la possibilità di consumazione al banco”.
Abbiamo preso atto che il Ministro Luciana Lamorgese ha chiarito che il consumo al banco nei locali è vietato. Siamo fortemente delusi, ha commentato il Presidente Nazionale della FeNAILP Sabato Pecoraro, invece di tornare alla normalità, ritorniamo indietro. A tutti era chiamo che in zona gialla i pubblici esercizi potevano far consumare al banco i propri clienti, invece il Ministro degli Interni è stata chiara “ è vietato consumare al banco”.
Da Lunedì i Locali situati nelle aree gialle che non hanno tavolini e sedie all’esterno si troveranno a lavorare, come hanno fatto fin d’ora nelle zone arancione, francamente tutto questo è assurdo.
A fronte di tutto ciò, ha continuato il Presidente Nazionale della FENAILP Pecoraro, abbiamo inoltrato una missiva al Ministro Lamorgese, affinché, rivalutasse in tempi rapidi, la possibilità di poter dare agli Operatori dei Pubblici Esercizi l’opportunità di servire la tazzina di caffè ai propri clienti all’interno dei locali.
Riteniamo, inoltre, conclude il Presidente della FENAILP, che i titolari della stragrande maggioranza dei locali pubblici, hanno già applicato nei propri locali, tutte i dispositivi di sicurezza previsti, quindi non riusciamo a comprendere questa restrizione da parte del Ministro degli Interni.