COVID-19. Si allungano i tempi per l’estensione del Green Pass nelle imprese

Per il momento il Governo ha allargato l’obbligo solo ai lavoratori delle mense scolastiche e delle ditte di pulizia. In un secondo tempo largo a ristoratori e camerieri, seguiti dai lavoratori pubblici. Ultimi saranno i dipendenti delle aziende private.

"GREEN PASS SUI LUOGHI DI LAVORO, CONFRONTO PIÙ AMPIO TRA SINDACATI E IMPRESE".

Il percorso verso l’allargamento dell’obbligo del green pass segna una battuta d’arresto o, nel migliore dei casi, una frenata. Il Governo ha infatti scelto di adottare un cronoprogramma in più tappe da qui ad ottobre. Il primo step è l'approvazione arrivata in Consiglio dei ministri  il 9 settembre del decreto "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale" che prevede l'obbligo del vaccino per addetti delle ditte di pulizia che operano nelle scuole, personale delle mense scolastiche e lavoratori 'esterni' a contatto con strutture del settore sanitario come le Rsa.

A seguire ("ci sarà sicuramente un intervento più ampio", ha detto il premier Mario Draghi) toccherà a tutti coloro che lavorano nei luoghi dove il pass è già richiesto a chi li frequenta: ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali e dipendenti delle strutture (cinema e teatri, ad esempio), ma anche istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre. Ad esibire il Qr code dovranno essere anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, che si aggiungeranno a quelli dei treni dell'alta velocità e coloro che lavorano su navi, traghetti, aerei. L'idea inoltre è di includere anche i lavoratori al contatto con il pubblico, come quelli agli sportelli.

Un ulteriore step - previsto a ottobre - riguarderà invece il settore della pubblica amministrazione, mentre gli ultimi saranno i lavoratori del settore privato, come gli operai delle grandi fabbriche, ma anche in generale i dipendenti di piccole e medie imprese. I lavoratori autonomi, come gli avvocati o i commercialisti, al momento non sono tra le categorie per le quali si valuta l'obbligo del lasciapassare, a differenza dei magistrati che rientrerebbero nella categoria della pubblica amministrazione. Ma per l'accesso a strutture pubbliche - ad esempio gli avvocati nei tribunali - sarà necessario anche per loro esibire il pass. Tutte le persone fragili dotate di una certificazione medica valida che li esenta dalla somministrazione del siero per motivi di salute dovranno comunque sottoporsi ad un tampone.

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