Bonus verde fino a 5.000 euro

Lo Stato ha previsto un incentivo per la sistemazione di giardini e terrazzi. Questo beneficio va sotto il nome di bonus Verde e si può usare fino al 31 dicembre 2021. La misura è stata rinnovata adottando le stesse regole in vigore nel 2020. Inoltre, la proroga è avvenuta grazie alle decisioni in ambito economico/finanziario per il triennio 2021-2023. Poi, inserito nella Legge di Bilancio tra le agevolazioni per la casa.

Quindi, grazie ad esso, gli amanti di giardini e terrazzi potranno ottenere questo bonus fino a 5.000 euro. Ma, scendiamo più nel dettaglio per capire quali sono i lavori ammessi, i limiti di spesa e l’aliquota della detrazione.

LE CARATTERISTICHE DEL BONUS VERDE

Il documento programmatico di bilancio su indicato, contiene la proroga dei bonus casa in generale. Essi sono: l’Ecobonus fino al 65%, il bonus Ristrutturazioni e il bonus Facciate e il bonus Mobili. Quindi, i contribuenti che accedono a questo bonus, possono usufruire della detrazione IRPEF del 36% sui costi sostenuti per i relativi lavori. Grazie ad esso potranno effettuare opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili. In particolare, i lavori ammessi sono i seguenti:

1) pertinenze o recinzioni;

2) impianti di irrigazione;

3) coperture a verde;

4) giardini pensili;

5) pozzi.

GLI AMANTI DI GIARDINI E TERRAZZI POTRANNO OTTENERE QUESTO BONUS FINO A 5.000 EURO

Ma gli amanti di giardini e terrazzi come potranno vedere incrementato il loro patrimonio floreale e botanico? Ebbene, il bonus verde copre anche l’acquisto di piante o arbusti. Inoltre copre il compenso dovuto al giardiniere che si sia occupato di grandi potature. Quindi: lavori in grande per la felicità degli amanti delle piante! Il limite massimo di spesa ammessa è di 5.000 euro, quindi la detrazione massima ottenibile è di 1.800 euro. Ma, badiamo bene ad un altro vantaggio perché il limite suddetto vale per immobile e non per persona. Da qui, la conseguenza che chi possiede due abitazioni potrà usufruire del bonus verde per entrambe. Tuttavia, il limite è che per questo incentivo, come per quello sui mobili, è possibile solo la formula della detrazione. Questo significa che l’ammontare del bonus si potrà scaricare dalle tasse in 10 anni ma non attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito.

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