Bonus condizionatori 2021: Come ottenere la detrazione 110%

Abbiamo visto che il bonus condizionatori 2021 prevede un’agevolazione fiscale che va dal 50% al 65% della spesa per acquistare un condizionatore a pompa di calore. La detrazione fiscale segue le iniziative prese dal governo per il miglioramento e l’efficientamento energetico delle abitazioni.

Il 2021 è ricco di bonus e agevolazioni fiscali che permettono agli italiani di risparmiare su lavori specifici di ristrutturazione, e per il miglioramento generale dei consumi, in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale ed economica.

La ristrutturazione che include lavori particolari, e determina un miglioramento complessivo della situazione energetica dell’abitazione, dà il diritto all’accesso a particolari detrazioni, anche del 110%, se si tratta di superbonus.

È possibile accedere a una detrazione del 110% nel caso in cui venga installato un nuovo condizionatore?

Normalmente è prevista un’agevolazione che va dal 50% al 65%, ma è possibile accedere anche alla detrazione del 110% se il lavoro di sostituzione del condizionatore rientra nei criteri del superbonus.

AGEVOLAZIONI FISCALI AL 50% E AL 65% PER IL BONUS CONDIZIONATORI

L’agevolazione fiscale normalmente prevede il 50% di detrazione sull’acquisto di un condizionatore per una ristrutturazione di tipo ordinario, e con almeno una classe energetica A +.

L’agevolazione del 65% viene applicata nel caso di acquisto di un condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica, purché venga sostituito un condizionatore vecchio, che presenta una situazione di consumo energetico peggiore.

Per chi volesse ristrutturare casa, oppure semplicemente sostituire il vecchio condizionatore con uno nuovo, è possibile accedere a queste specifiche agevolazioni fiscali, facendone opportunamente richiesta. Esiste una possibilità di cui tenere conto che mette in relazione il bonus condizionatori con il superbonus 110%.

Il superbonus è stato introdotto con il Decreto Rilancio come bonus fiscale per la riqualificazione energetica degli immobili o per l’adeguamento antisismico. Per poter accedere alla detrazione del 110%, è necessario svolgere interventi di tipo trainante, ovvero tutti quegli interventi che garantiscono la detrazione fiscale per il superbonus. Andiamo a riassumere brevemente quali sono i lavori trainanti del superbonus:

  •  Isolamento termico delle superfici;
  •  Sostituzione di impianti di climatizzazione invernali;
  •  interventi che riducono il rischio sismico.

Ci sono poi degli interventi considerati trainati, come i lavori per l’efficientamento energetico dell’ecobonus e l’installazione di colonnine per la ricarica di autoveicoli elettrici.

SUPERBONUS 110% E BONUS CONDIZIONATORI

Per quanto riguarda l’accesso all’agevolazione fiscale del 110% con il bonus condizionatori, questa è resa possibile seguendo criteri specifici. Nel dettaglio, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 110%, che include anche la possibilità di usufruire della cessione del credito, nel momento in cui il nuovo condizionatore installato è considerato un lavoro incluso tra i lavori trainanti.

Questo vuol dire che è possibile accedere a questa detrazione aggiuntiva per la sostituzione dell’impianto del condizionamento, purché venga effettuato almeno uno dei lavori trainanti visti prima. Bisogna comunque ricordare che questo tipo di bonus è messo a disposizione dallo stato allo scopo di migliorare la situazione energetica complessiva dell’edificio.

Questo significa che in linea generale chi vuole aderire a uno dei bonus deve provvedere al miglioramento della classe energetica del condizionatore. In linea generale poi bisogna ricordare che le spese per questi tipi di interventi devono essere effettuate entro la fine dell’anno in corso, cioè fino al 31/12/2021.

Un’altra condizione importante da ricordare è che il pagamento deve avvenire in modo tracciabile, per poter chiedere l’accesso a questa particolare detrazione fiscale. In linea generale questa procedura è necessaria per accedere a qualsiasi tipo di bonus proposto per le ristrutturazioni. 

La detrazione sarà applicata in fase di dichiarazione dei redditi, questo vuol dire che è necessario conservare tutta la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento e che conferma i lavori svolti, per poter accedere alle detrazioni fiscali.

PROROGHE PER LE DETRAZIONI FISCALI: TIPOLOGIE DI IMMOBILI

Nonostante in linea generale è necessario svolgere i lavori e le relative spese entro la fine dell’anno, sono state applicate alcune proroghe dal Decreto Rilancio per quanto riguarda alcuni tipi di interventi, in particolare quelli che riguardano le persone fisiche richiedenti con edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità e gli istituti autonomi case popolari (IACP):

  • Nel caso di lavori svolti su istituti autonomi case popolari, sarà possibile utilizzare per più tempo il superbonus 110%, e l’arco temporale è esteso fino al 31 dicembre 2023 nel momento in cui al 30 giugno 2023 sia stato effettuato almeno il 60% dei lavori complessivi;
  • Nel caso di lavori svolti da persone fisiche con edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità, se al 30 giugno 2022 sono stati effettuati interventi per almeno il 60% dei lavori complessivi, il superbonus viene applicato sulle spese eseguite fino alla fine del 2022.

Ad esclusione di queste eccezioni, per tutti gli altri tipi di immobili la data ultima come scadenza per accedere all’agevolazione è il 31 dicembre 2021.

SUPERBONUS 110% E LIMITI DI SPESA

Abbiamo visto che è possibile accedere al superbonus 110% attraverso il bonus condizionatori, e che ci sono specifiche proroghe per quanto riguarda alcune tipologie di immobili.

Sono previsti inoltre alcuni limiti di spesa per i principali interventi da cui si può accedere all’agevolazione, i lavori trainanti. Nel dettaglio, la detrazione fiscale per i lavori di isolamento termico si basa su un massimo di spesa complessiva determinata da queste cifre:

  • 50.000 euro: nel caso di edifici unifamiliari o unità immobiliare all’interno di edifici plurifamiliari indipendenti;
  • 40.000 euro per ciascuna unità immobiliare: nel caso di edifici formati da 2 a 8 unità immobiliari distinte;
  • 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare: nel caso di edifici formati da più di 8 unità immobiliari distinte.

I limiti di spesa riguardano anche l’intervento di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione:

  • 30.000 euro di spesa massima per i lavori svolti su edifici unifamiliari, o per ogni unità immobiliare in un edificio plurifamiliare indipendente;
  • 20.000 euro di spesa massima per ogni unità immobiliare che fa parte dell’edificio, nel caso di edifici che hanno fino a 8 unità immobiliari distinte;
  • 15.000 euro di spesa massima per ogni unità immobiliare che fa parte dell’edificio nel caso di edifici che hanno più di 8 unità immobiliari.
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