Agevolazioni per Pmi: Il fondo 394 di SIMEST

È ripartito il fondo SIMEST per la concessione di prestiti a sostegno della internazionalizzazione delle PMI italiane. Il Sostegni bis ha stanziato ulteriori risorse.
La SIMEST (società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività) informa che è ripartito il Fondo 394, gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la concessione di prestiti a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, principalmente PMI.
Si tratta di sette linee di finanziamento a tasso agevolato messe a disposizione da SIMEST per permettere alle aziende italiane di inserirsi e rafforzare la propria posizione nel contesto competitivo globale.
Le agevolazioni riguardano vari ambiti:
- finanziamento degli studi di fattibilità collegati a investimenti esteri,
- partecipazione a fiere e mostre internazionali (anche in Italia),
- inserimento commerciale in nuovi mercati e assistenza tecnica in loco,
- sviluppo dell’e-commerce;
- supporto di figure professionali dedicate:
- all’ internazionalizzazione, digitalizzazione e innovazione quali temporary export manager, i digital manager e innovation manager
- alla patrimonializzazione.
L’operatività del fondo ha risorse per circa 2,1 mld ripartiti come segue:
- circa 1,6 per i finanziamenti a tasso agevolato
- e oltre 500 mln a fondo perduto
riconducibili in gran parte a quanto stanziato complessivamente dal decreto “Sostegni Bis”.
Attenzione va prestata al fatto che il Sostegni bis pubblicato in GU n 123 del 25 maggio 2021 ha stabilito per sei dei sette strumenti (con esclusione della Patrimonializzazione) la possibilità di richiedere entro il 2021 una quota di co-finanziamento a fondo perduto fino al limite del 25% del prestito, per un ammontare massimo di 800.000 euro per impresa beneficiaria, comprensivo delle quote a fondo perduto eventualmente già deliberate.
Il Comitato agevolazioni potrà rideterminare la soglia di concessione dei cofinanziamenti a fondo perduto e le relative condizioni, tenuto conto delle risorse disponibili e dell’ammontare complessivo delle domande di finanziamento presentate dalle imprese.